sabato 7 aprile 2012

La ricerca della felicità

LA TRAMA: Christopher Garner vive con la moglie e il figlio Chris a San Francisco, dove vende degli scanner per misurare la densità ossea. Ma nonostante questo si accumulano i debiti, l'affitto, la scuola, le multe da pagare. Un giorno, vede un broker uscire dal suo luogo di lavoro. Allora, Christopher decide di ottenere quel lavoro, nonostante la povertà, la moglie che lo lascia, e la difficile battaglia per rimanere con suo figlio.

L'IDEA: Il primo film americano di Gabriele Muccino è un favola, il racconto di un sogno americano che si realizza, il sogno di diventare ricchi e felici partendo da una condizione di estrema precarietà. Il fatto però che questa sia una storia vera rende il film realistico.
Bravissimi tutti gli attori, da Will Smith, padre coraggio, capace della più grande tenerezza e della più grande protezione nei confronti di suo figlio, interpretato da Jaden Smith, vero figlio dell'attore, anche lui bravissimo. Chi disturba un po' è il personaggio di Thandie Newton, ma forse la cosa è dovuta al doppiaggio che non è molto accurato.
Un altro pregio del film è il suo mostrare come, nella società dorata in cui Christopher tenta di entrare, si può essere in un momento adorati oppure scacciati, poiché quei ricchi con le belle case e i posti esclusivi alle partite di football non sanno veramente cosa vuol dire essere chiusi fuori dalla propria casa e dover dormire in un bagno pubblico, danno tutto per scontato.
Un film commovente.

VOTO: 9

mercoledì 4 aprile 2012

Per qualche dollaro in più

LA TRAMA: Due cacciatori di taglie, Mortimer e Il Monco, e un criminale, l'Indio. Chi dei due lo acciufferà per primo?

L'IDEA: Secondo film della cosiddetta trilogia del dollaro di Sergio Leone, Per qualche dollaro in più mescola molto bene l'azione tipica del wester e una bella dose di umorismo, come nella scena del cappello. Ci sono tuttavia delle scene un po' lunghe che danno noia, ma questo è l'unico difetto del film. Molto bravi tutti gli interpreti, da Clint Eastwood a Lee Van Cleef a Gian Maria Volonté, fino a Klaus Kinski, nel ruolo di uno dei banditi dell'Indio. Bellissime le musiche di Ennio Morricone, tra cui il famoso Carillon.


VOTO: 9

domenica 1 aprile 2012

Dédé- A' travers les brumes

LA TRAMA: La vita di André Fortin, un cantante del Quebec capace di mescolare la carriera musicale, con il suo gruppo Les Colocs, e l'impegno politico come membro attivo per l'indipendenza del Quebec.

L'IDEA: Inedito in Italia, Dédé-A' travers les brumes ricostruisce molto bene la vita di André Fortin, passando in rivista, anche attraverso le sue canzoni, i momenti più belli e più tragici della sua vita, come la morte del fisarmonista Patrick Esposito Di Napoli, oppure il fallimento del referendum per l'indipendenza del Quebec nel 1995. Una vita tragica, che il regista Jean Philippe Duval mette in relazione con il gatto Belzebuth, protagonista di una celebre canzone del gruppo Les Colocs. Molto efficace l'inizio, quando la canzone di Belzebuth viene presentata come un cartone animato, oppure quando la città di Montréal si anima di vita propria all'arrivo di Dédé.
Il film ha ricevuto diverse nomination ai premi Jutra, gli Oscar del cinema del Quebec, nel 2010, tra cui il miglior film e il miglior attore protagonista per Sébastien Ricard.

VOTO: 10 

Sciopero

LA TRAMA:Accusato ingiustamente di furto, un operaio si suicida. I suoi colleghi, indignati, organizzano uno sciopero, chiedendo al padrone un aumento del salario e diversi altri diritti. Ma ovviamente il grasso capo non è disposto a concederglieli...

L'IDEA: Sciopero è il primo film, del 1924, del regista Sergei Eisenstein, ma non è un capolavoro. Come in tutti i film di Eisenstein, come i successivi Ivan il Terribile e Alexander Nevsky, la recitazione sembra quasi teatrale, così come la fotografia. Ma c'è qualcosa di pesante, quasi barocco, forse certe scene troppo lunghe oppure l'utilizzo di troppo simboli (le spie dei capi che richiamano un animale, il padrone della fabbrica grasso e cinico). Inoltre, molto più che nelle sue altre opere, è evidente lo sfondo propagandistico del film.

VOTO: 7