LA TRAMA: Cina, 689. L'imperatrice Wu sta per essere incoronata, e la sua gigantesca statua inaugurata. Proprio in questo momento cruciale, misteriose morti colpiscono personaggi importanti, che sembrano morire per autocombustione. Per indagare, l'imperatrice chiama il detective Dee, incarcerato anni prima per aver guidato una ribellione.
L'IDEA: Se vi piacciono i film in cui hanno più importanza le coreografie dei combattimenti che la trama, questo fa per voi. Altrimenti, lasciate perdere. Detective Dee lascia piuttosto perplessi: la storia in molti, troppi punti è incomprensibile e assurda, tanto che lo spettatore si pone domande tipo "Perché prima si stavano scannando e ora lei lo salva? Perché è ancora vivo quando un istante fa aveva un pugnale nel petto? Esistono i cervi parlanti?!" Gli effetti speciali sono ridicoli, troppo visibili, e neanche gli attori sono delle perle della recitazione. L'aspetto storico è ignorato, dato che, nel 689, l'impero romano non esisteva più dalla bellezza di due secoli.
Nei film di genere sono molto più belli Hero (2002) e La foresta dei pugnali volanti (2004) di Zhang Yimou.
VOTO: 5